Il Dojo in Italia: Storia e Filosofia

Il Dojo in Italia

Il Dojo è un luogo dove è possibile allenare il corpo e la mente ed è da considerarsi come la nostra seconda casa, chiamato anche Seido Juku, che significa luogo spirituale, luogo Disciplinato, luogo speciale.

La formazione del Seido può avvenire in un qualsiasi tipo di locale, palestre o in strutture dove si condivide lo spazio, ma è attraverso l’applicazione dei principi del Seido Juku che possiamo chiamare quel posto DOJO.

Il Seido Karate ha iniziato a costruire le sue fondamenta nel 1991 in due diverse palestre, una a Prato e una a Calenzano, sperimentando e accrescendo le proprie opportunità ed esperienze. Con il crescere delle attività e delle adesioni è stato necessario intensificare il numero delle classi per un maggior numero di ore di allenamento, in modo da proporre una formazione ancora più specifica e completa.

L’aumento del numero degli allievi e delle ore di pratica ha reso necessaria la ricerca di un nuovo spazio, più ampio e completamente dedicato. Così, mentre cercavamo un luogo adatto a Sesto Fiorentino, abbiamo trovato uno spazio appena liberato dal comune originariamente adibito ad una scuola di judo.

Così, rimesso il locale a nuovo, nasce nel 1994 a Sesto Fiorentino il primo Dojo interamente dedicato al Seido Karate.

Niente è paragonabile allo spirito e al sentimento emanato dal proprio Dojo dove il parquet assorbe ogni goccia di sudore, spirito e fatica.

Abbiamo tutt’ora molte classi in programma sia all’ora di pranzo (che è divenuta ben presto molto frequentata) che serali per adulti, ma anche un programma molto interessante e formativo per i bambini.

Tutto questo è molto importante per la crescita di un Dojo e delle nostre radici nella comunità.

Dojo Karate Sesto Fiorentino
Dojo Scuola Seido Karate Sesto Fiorentino
Dojo World Seido Karate Italy Sesto Fiorentino

Molti sono stati gli eventi importanti che hanno visto il nostro Dojo come protagonista, ma mai come nel 1995 quando Kaicho Tadashi Nakamura è arrivato per la prima volta dagli Stati Uniti per visitare il nostro Dojo e celebrare insieme a noi il primo anniversario del Seido in Italia.

Il 1998 ha visto un altro momento storico per il Seido in Italia, quando ha avuto luogo un grande torneo internazionale di beneficenza che ha visto la partecipazione di più di 150 membri del Seido provenienti da tutto il mondo come ad esempio Nuova Zelanda, Australia, Inghilterra e gli Stati Uniti.

Moltissime persone sono arrivate a Sesto Fiorentino per una settimana storica di attività e di compagnia, alla quale personalità come Kaicho Nakamura, Hanshi Charles Martin e William Oliver hanno partecipato attivamente, rendendo questo un evento unico e onorevole.

Storia e Filosofia

Kaicho T. Nakamura

Kaicho T. Nakamura – fonte www.seido.com

Seido Karate, come tutte le cose belle, è cominciata con un sogno.

Il 12 aprile 1966, un giovanissimo Tadashi Nakamura, allora ventiquattrenne, arriva per la prima volta in America con il compito di diffondere il Kyokushinkai Karate nel Nord America.

Per 13 anni aveva dedicato tutto sé stesso allo studio e all’insegnamento del karate in Giappone dove Kaicho Tadashi Nakamura cominciò ad allenarsi nel 1953 con il Maestro M. Oyama e più tardi fu la più giovane cintura nera di Kyokushinkai-Kan del Giappone.

Il 15 ottobre 1976 Tadashi Nakamura fondò il suo stile di Karate a New York chiamandolo SEIDO, “la via sincera”. Il Seido Juku Karate è basato su una profonda comprensione dell’aspetto spirituale del karate e questa è la ragione per la quale Kaicho parla di “Ningen Karate”, il volto umano del karate, nel quale una parte molto importante dell’allenamento è occupata dalla meditazione.

La filosofia Seido è incapsulata in tre parole: sonkei (rispetto), ai (amore), e jujun (obbedienza). Questi tre principi sono rappresentati da tre cerchi concentrici nel simbolo del fiore di susino (che è il simbolo della famiglia Nakamura).

Questi tre principi furono suggeriti a Kaicho Nakamura da una lettera di congratulazioni che sua madre gli inviò a seguito del suo matrimonio, che recitava “Ogni giorno io prego per entrambi. Vi auguro una lunga vita senza rammarichi, rispettandovi l’un l’altra, maturando il vostro amore l’uno per l’altra, e mantenendo sempre sentimenti reciproci di obbedienza.”.

Il Dojo deve rappresentare un punto di riferimento per coloro che vengono ad allenarsi, una seconda casa dove poter trovare un aiuto sicuro, un luogo ove si allena corpo e mente. “Costruirai forti e durevoli rapporti di amicizia con le altre persone, seguendo questa disciplina in maniera sincera e costante”.

Lo scopo di Kaicho è far sì che Seido Karate venga visto come il perfetto esempio della vera arte marziale, un’arte che sviluppa l’intera persona, non solo il suo stato fisico.

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